Giuliana Miglierini

Nata a Varese nel 1965, sono una ricercatrice della vita per passione. La domanda che fin da bambina m’ha sempre assillata, infatti, è: cos’è la vita? 

Con questa premessa, mi sono laureata in Chimica “per motivi filosofici” e ho conseguito  il Dottorato in Scienze Chimiche, sempre a Milano. 

Ho investigato, sperimentato, ipotizzato le trasformazioni della materia sotto molte vesti e attività. Dopo un post-doc in biotecnologie all’Università della Ruhr, fino al 2001 sono stata ricercatrice e project manager presso un centro di ricerca dell’Area Science Park di Trieste, occupandomi della sintesi di nuovi composti antitumorali. Ho quindi ricoperto il ruolo di Responsabile degli Affari Scientifici e Regolatori in un’azienda farmaceutica.

Ho poi tirato fuori uno dei tanti sogni nel cassetto e sono diventata giornalista scientifica specializzata in ambito farmaceutico e life sciences, dopo aver conseguito anche un Master in Comunicazione scientifica all’Università di Milano. Occupazione che svolgo ancora oggi per riviste di settore (sono iscritta all’OdG Lombardia dal 2009), e che per una decina d’anni ho affiancato all’insegnamento della Chimica nelle scuole superiori della provincia di Varese (abilitazione all’insegnamento classe A013 SILSIS-MI 2008 e Sostegno 2009).

Lungo questa strada tortuosa, ho fatto di me stessa il mio laboratorio personale di ricerca: questa è la via dello Yoga, la via della Trasformazione. Iniziata nel 1994, questa pratica di crescita personale non si è mai interrotta e mi ha portato a contatto con molte Tradizioni e Maestri diversi, a cui sono debitrice per i loro preziosi insegnamenti.

Ho concluso nel 2015 la formazione come insegnante yoga presso l’Accademia Samavaya di Lissone (MB) secondo insegnamenti improntanti alla Tradizione dello Yogacharya e medico indiano dr M.V. Bhole, di cui sono anche stata allieva diretta. Ho così potuto esplorare nel minimo dettaglio gli universi interiori di corpo, mente e respiro. Sono anche debitrice ad Alessandra Uma Cocchi e Jivana Heyman per avermi iniziato allo Yoga Accessibile, approccio fondamentale per rendere la pratica in grado di accomodare i bisogni più diversi, anche a livello di popolazioni speciali.

Grazie anche a Gino Fioravanti, Rossella Baroncini, Alexandra van Oosterum, Francesca Petrilli e Donna Holemann, Moiz Palaci e Renata Angelini, Susy Stefanini e Daniele Belloni, che mi hanno guidato ad appezzare angolature diverse della pratica dello yoga.

Ho approfondito molti aspetti filosofici e meditativi alla base dello yoga con i Maestri della Tradizione Himalayana, e per alcuni anni ho praticato la meditazione vipassana  theravada e secondo la tradizione di Thich Nhat Hanh.

Sono socia della Yani – Yoga Associazione Nazionale insegnanti, e autrice del libro “Il Giogo”, una mia personale traduzione e commento degli Yoga Sutra di Patanjali. Curo anche un blog di filosofia dello yoga sul mio sito web campusstellae.it .

Nello Yoga Accessibile ho trovato il pieno compimento di questo lungo percorso evolutivo. Praticato individualmente o in piccolo gruppo, sempre nel rigoroso rispetto dei Testi della Tradizione e degli insegnamenti del dr Bhole, questo approccio punta a rendere accessibile la pratica dello yoga davvero a tutti, indipendentemente dal grado di abilità o dalla storia personale. Una proposta molto lontana dallo yoga commerciale che caratterizza i nostri tempi, focalizzata su ascolto di corpo e respiro, movimenti lenti e ampio utilizzo di supporti per facilitare una rielaborazione del tutto personale delle posture dello yoga da parte di ogni allievo, secondo le proprie abilità.  In questo modo è possibile stimolare il naturale processo di presa di coscienza e auto-realizzazione, all’interno di una visione che fa dell’inclusività e dell’accoglienza di tutti i bisogni i propri principi ispiratori. Visione che si coniuga perfettamente all’interno di un percorso di Cure Integrate, uno yoga da vivere quale prezioso strumento di consapevolezza per riscoprire, nell’assoluto rispetto dei limiti di ogni persona, le potenzialità innate di cui tutti disponiamo per ritrovare benEssere, energia e chiarezza mentale.

La distanza dalla Chimica allo Yoga è davvero molto più piccola di quanto potrebbe apparire a prima vista!